ESC 2019/2020 - Che cosa mi ha portato a Milano?

Circa un anno fa ho deciso di partecipare al Corpo Europeo dell Solidarietà. Perché?
Mi piaceva l'idea di lavorare con le persone e di fare un progetto sociale in un paese europeo. Avevo anche l'opportunità perché ho finito il liceo e volevo fare qualcos'altro piuttosto che continuare direttamento a studiare a l'università.
Quando ho ricevuto l'offerta del progetto che sto facendo adesso sono stata contenta: mi piaceva l'idea di andare a Milano perché mi sembrava una città molto interessante e piena di possibilità. Oltre a ciò avevo già studiato l'italiano per cinque anni a scuola e trovavo la cultura italiana affascinante.
Nonostante che io abbia provato tanta gioia mi venivano anche i dubbi perché non ho mai lavorato con le persone disabili quindi non sapevo se quel tipo di lavoro mi sarebbe piaciuto oppure se ne sarei stata capace. Poi è anche la prima volta che vivo da sola indipendentemente. Però è quello che volevo e adesso devo ammettere che è una vita che mi piace vivere. Sia il lavoro sia la vita indipendente stanno andando molto meglio in confronto con le mie aspettative. Ho scoperto che i disabili sono spesso affettuosi, aperti ed allegri e mi fa piacere che posso aiutarli. Quindi mi sono accorta che non era necessario preoccuparsi perché quello che devo fare posso farlo tranquillamente anche senza esperienze. Insomma sono molto felice e grata di avere la possibilità di fare questa esperienza. Vivere all'estero è un'avventura, qualche volta può essere difficile e frustrante ma si smette mai di imparare le cose nuove - non solo per quanto riguarda la lingua!

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